Per una gita che unisce il piacere di una passeggiata a un salto nel passato recente, il Bosco Caproni può essere un’opzione fortunata. Situato nella valle del Sarca, a pochi km dall’alto Garda, costituisce una piacevole opportunità per umani e quattrozampe di unire attività fisica e relax totale.
Il primo passo è trovare il posto: sul navigatore è necessario inserire “località Moletta, Arco”. Si raggiungono in questo modo, seguendo la statale 45bis (Gardesana occidentale), le indicazioni per la Falesia Policromuro. La stradina che arriva fino all’inizio del Bosco Caproni è piuttosto stretta ma percorribile in auto con un po’ di attenzione. Una volta giunti al parcheggio si può decidere di affrontare il percorso in senso orario oppure antiorario. Noi abbiamo scelto questa seconda opzione, salendo per un sentiero sassoso che parte proprio dal parcheggio e segnala l’ingresso nell’“Area storico naturalistica Bosco Caproni”.
I quattrozampe salgono sempre volentieri, e questo è noto; ma è risaputo che un po’ d’acqua può essere piacevole, anche per loro – quindi meglio non dimenticarla, vista l’assenza di fontanelle lungo il percorso proposto.
Seguendo una direzione antioraria si passa per le antiche cave, e poi per le trincee austriache della Prima guerra mondiale. I cani devono essere sempre tenuti al guinzaglio, per cui curiosare in questi resti del passato recente è cosa da farsi in compagnia del proprio umano di riferimento.
L’intero giro è percorribile in un paio d’ore con grande tranquillità, ed è tutto da godere. Finita la salita si scende, per il sentiero oppure per la ciclabile che si snoda proprio a lato, e ci trova davanti a uno dei panorami più belli di sempre: la rocca di Arco, la piana che si affaccia sul lago di Garda, e un cielo che non finisce più.
Una curiosità: il Bosco Caproni ha questo nome perché apparteneva alla famiglia del celebre Gianni Caproni, pioniere dell’aeronautica.
Dopo una gita di questo tipo è possibile finire in gloria la giornata recandosi all’Azienda Agricola Gino Pedrotti, a Pietramurata: lì sarà possibile assaggiare i prodotti di una delle realtà di eccellenza del territorio trentino (imperdibile il vino santo, premiatissimo a livello internazionale) e lasciar giocare il proprio quattrozampe sia all’esterno in compagnia della beniamina di casa, Maia, che all’interno (sempre con il guinzaglio).