Splende il sole in Trentino e la primavera è sbocciata in tutto il suo splendore! Così ieri io ed Alice siamo partite alla conquista di un posto che ci incuriosiva particolarmente: il Castello di Arco , che si erge fiero su un alto sperone di roccia proprio sopra questo delizioso paesino famoso in tutto il mondo per le sue pareti d’arrampicata.
Il sogno di migliaia di climbers, ma anche di tante famiglie che amano in generale lo sport e la natura. Qui infatti troviamo la bellissima pista ciclabile (totalmente pianeggiante) che costeggia il Sarca ed arriva fino a Torbole, i negozietti con le migliori tendenze di abbigliamento sportivo, ma anche parchi rigogliosi con piante mediterranee che beneficiano tutto l’anno di un incredibile clima mite. Dopo un giro tra i caratteristici vicoli del centro storico abbiamo cominciato la salita che porta all’antica Rocca: una ventina di minuti, immersi nella bellezza degli uliveti, con una passeggiata accessibile a tutti. Alice annusava il profumo delle rose, dei papaveri, riconosceva le piante che di solito vede dai nonni in Sicilia e in un batter d’occhio eccoci arrivate in un punto panoramico d’eccezione: il balcone con suolo e parapetto vetrato che ti dà la sensazione di essere totalmente immerso nel panorama sottostante.
Sono diversi i punti d’interesse e le aree sosta che permettono di riposarsi un po’, approfittando anche della frequente presenza delle fontanelle. Particolarmente utili in estate, quando il sole si fa sentire! D’obbligo una sosta nel grande prato che si trova appena sorpassata l’ultima cinta muraria, con lo sguardo che riesce ad abbracciare anche il lago di Garda, sia sul versante du Torbole che di Riva. Alice, che fin dall’inizio fantasticava su come dovesse essere una volta la vita all’interno del castello, è stata completamente rapita dalle prigioni e da quel divertente tronco d’albero trasformato in un trono, che se scatti la foto dall’angolazione giusta, ti si posa sulla testa addirittura una corona!
Il tempo di una visita veloce ed ecco che facevano eco nella sua testa i racconti di un altro posto incantevole da visitare: il Parco Arciducale con le sue circa 200 specie vegetali provenienti da tutto il mondo. Maestosa la sequoia, una delle più antiche esistenti, ma anche il canneto di bambù e la foresta di palme. A noi è piaciuto particolarmente il laghetto con le ninfee, i pesci e le tartarughe, che abbiamo osservato da vicino, ammirandone tutti i particolari.
E per pranzo? Siamo andate in uno dei più rinomati ristoranti vegani d’Italia: il Veganima, che nella splendida cornice di Villa Italia, ad un passo del centro storico, propone un menù privo di proteine e derivati animali, con particolare attenzione ai cibi etnici e biologici. Delizioso il giardino esterno, che ci ha permesso di godere al meglio questa splendida giornata.
Silvia Cottoner, giornalista, ideatrice e anima de Il Trentino dei Bambini